Immutate e dense di ricordi che il tempo ha sedimentato nelle loro mura. Da più di cinque secoli.

Presenti già nelle antiche immagini che ritraggono la tenuta, si stima che la loro costruzione sia precedente al diciassettesimo secolo e quindi alla realizzazione della villa. Fu poi la famiglia Padoa, che ne entrò in possesso all’inizio del XIX secolo, che si adoperò per la ristrutturazione, lasciando le insegne ancora presenti a ricordo dell’opera compiuta.

Dopo la vendemmia

Attualmente sono tre le aree operative che queste cantine ospitano per garantire tutto il processo di trasformazione dell’uva in vino e il conseguente affinamento. Il primo spazio è dedicato alle vasche a temperatura controllata, utilizzate per la fermentazione e le macerazioni, cioè impiegate nella fase post vendemmiale.

La bottaia

Ad un livello sotterraneo si accede invece alla bottaia. Questo spazio antico e affascinante, dotato di umidità e temperatura ideali e regolari nel corso delle stagioni, permette alle grandi botti di rovere di ospitare vini il cui affinamento avviene in condizioni ambientali perfette.

Caratello

In una costruzione adiacente, anch’essa storica, avvengono invece la fermentazione e l’invecchiamento di un altro caposaldo della nostra produzione, il Vin Santo. Qui, per circa cinque anni, si affinano il Vin Santo del Chianti Merlaia e il Vin Santo Occhio di Pernice Fonti e Lecceta, in piccoli caratelli di rovere, così come recita la tradizione.

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